Consulenza
UNI EN 15593 e BRC-IOP
Le normative BRC – IOP – UNI EN 15593 (Gestione qualità per aziende di produzione, commercializzazione, stoccaggio e trasformazione di packaging alimentare) forniscono gli strumenti per qualificare i fornitori di packaging
Come nel settore alimentare, i regolamenti comunitari definiscono obblighi di risultato e non entrano nel merito delle modalità. Infondo i materiali a contatto con alimenti (MCA) sono parte della filiera e conseguentemente ai MCA vanno applicati gli stessi criteri e principi di sicurezza applicati agli alimenti.
Il packaging va considerato dal punto di vista della sicurezza alimentare una materia prima per l’interazione che ha con gli alimenti che contiene. Negli ultimi anni si è verificato un aumento di alert “migrazione da packaging” e della sensibilità da parte dei mass media verso i contaminanti che, dagli imballaggi, migrano verso l’alimento.
Nel 2006 Coop Italia ha definito una strategia per affrontare, in modo integrato, il tema rischio da packaging e attraverso la collaborazione con diversi fornitori, clienti e consulenti, ha definito le linee guida Coop Italia per la gestione della sicurezza e dell’importanza ambientale del packaging. Coop chiede che nella qualifica dei fornitori di packaging vengano considerati l’analisi dei pericoli e gestione del rischio e la conformità al Reg. (CE) N.2023/2006 per tutte le fasi di produzione, trasformazione, distribuzione dei materiali ed oggetti destinati al contatto alimentare attraverso un sistema efficace di gestione della qualità nell’ambito delle operazioni di fabbricazione.
Coop Italia ha inoltre messo a punto un sistema di verifiche presso i fornitori di packaging. Negli anni le principali carenze riscontrate da audit Coop sono state:
- carenze documentali (dichiarazioni di conformità, rapporti di prova ecc.)
- scorretta o poco approfondita analisi dei rischi
- requisiti igienici non presidiati
- lotta agli infestanti
I dati di ritorno confermano la complessità del tema packaging alimentare, una filiera complicata da un diffuso gap di conoscenze.
Ecco perché scelte come quelle di certificarsi secondo la norma 15593 o BRC-IOP, rappresentano una importante novità nel panorama del pack e non solo, una evidente volontà di trasparenza e responsabilità che va valorizzata.
BRC IOP è uno standard privato sviluppato da BRC (British Retail Consortium) in collaborazione con l’Istitute of Packaging inglese e si colloca fra gli schemi di certificazione di prodotto ma con una visione integrata di processo e sistema. I requisiti dello standard sono molto dettagliati e specifici e, in alcuni casi superano le richieste di base previste dalla normativa cogente. In più punti richiama esplicitamente misure e modalità di gestione dei rischi per la sicurezza alimentare e dettaglia un approccio molto rigido sugli standard di stabilimento (infrastrutture).
UNI EN 15593:08 è l’unico standard volontario, condiviso a livello europeo, che cerca di offrire una risposta operativa ai requisiti della legislazione cogente e che si colloca in un contesto trans-nazionale. È la prima norma europea volontaria che disciplina la gestione dell’igiene nella produzione degli imballaggi per alimenti, costituisce uno strumento specifico per l’Industria alimentare e prevede uno standard unico per tutti gli imballaggi.
UNI EN ISO 22005:2008 Traceability in the feed and food chain — General principles and basic requirements for system design and implementation è una norma molto applicata nel settore alimentare per dimostrare la rintracciabilità interna o di filiera, per dimostrare ad esempio l’origine di una materia prima. Si tratta di una norma flessibile, orientata all’obiettivo e certificabile sotto accreditamento che potrebbe essere applicata anche dai produttori di packaging (anche in considerazione dell’obbligo di garantire la rintracciabilità introdotto dai regolamenti comunitari analogamente al settore food)
Gli standard gestionali maggiormente applicati dalle aziende produttrici di packaging sono attualmente la ISO 9001 e ISO 22000.